Con una superficie di oltre 8.000 km quadrati ed un altitudine di 3.800 metri sul livello del mare il Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo. La nostra porta di accesso a questo scintillante specchio d'acqua è Puno. La città è moderna (per i canoni peruviani) e rappresenta un po' il crocevia per i commerci tra Perù e Bolivia e le due coste del Sud America. Puno inoltre è considerata la capitale folkloristica del paese ed il numero di danze inventate in questo posto ha un numero inimmaginabile.
martedì 23 agosto 2011
Il lago Titicaca
Con una superficie di oltre 8.000 km quadrati ed un altitudine di 3.800 metri sul livello del mare il Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo. La nostra porta di accesso a questo scintillante specchio d'acqua è Puno. La città è moderna (per i canoni peruviani) e rappresenta un po' il crocevia per i commerci tra Perù e Bolivia e le due coste del Sud America. Puno inoltre è considerata la capitale folkloristica del paese ed il numero di danze inventate in questo posto ha un numero inimmaginabile.
domenica 21 agosto 2011
Sulle orme degli Inca
giovedì 18 agosto 2011
Cuzco
mercoledì 17 agosto 2011
Lima....
lunedì 15 agosto 2011
Peru... prima tappa...
Dopo un'interminabile viaggio iniziato domenica 14 agosto siamo finalmente atterrati a Lima. L'impatto con la citta' non e' stato dei migliori, vuoi per le nostre condizioni psico-fisiche fortemente messe alla prova dal lungo viaggio vuoi per la persistente nebbiolina che in questi periodi dell'anno avvolge la citta'
martedì 17 maggio 2011
mercoledì 26 agosto 2009
To be continued...
Carissimi Internauti,
“time fly”, come mi sembra dicano da queste parti.
Troppo velocemente, siamo arrivati all'atto conclusivo di questa nostra incredibile avventura.
Numerose erano le rubriche che intendevamo fare: quella relativa alle conseguenze psicologiche dei “travellers”; quella relativa alle frasi celebri che durante questi giorni hanno caratterizzato le espressioni colorite dei partecipanti; quella, addirittura, relativa ad un angolo musicale nel quale volevamo riportare la colonna sonora del nostro viaggio scritta sulla base della quotidiana ispirazione dei luoghi che abbiamo visitato (probabilmente riusciremo a riportato almeno il testo originale sulle pagine del blog).
Invece eccomi qua, sull'aereo dell'Air France, esattamente a 2600 miglia da Parigi, con la nostalgia nel cuore ripensando ai bellissimi giorni appena trascorsi.
Nei racconti di Malex non mancano le descrizioni dei posti in cui siamo stati (compreso il lussuoso, al limite del VIP, albergo di Beverly Hills); ma l'ultimo luogo emotivamente significativo è stato un bel ristorante di Los Angeles del quale vorrei parlare.
Si è trattato di una steak-house gentilmente consigliata dalla concierge del nostro hotel a cui, peraltro, assomigliava per lusso e raffinatezza. La bellezza del locale, unita alla qualità del servizio, non sono stati però l'elemento più importante della serata.
Ciò che è emerso dal questa cena (“expensive”) è stata una confessione comune che ci siamo voluti fare con la scusa di un brindisi. Infatti ci siamo raccontati a vicenda quanto questa avventura straordinaria ci abbia sorpresi. Ci siamo raccontati la felicità di ognuno nell'aver vissuto un viaggio così impegnativo, sia da un punto di vista fisico, sia da un punto di vista psicologico.
E' stato molto bello perché ci siamo sinceramente ringraziati a vicenda per la maturità, l'intelligenza e l'amicizia che ognuno di noi ha saputo abilmente dosare durante questa lunga e forzata convivenza.
Beh, personalmente mi sono sentito in dovere di scusarmi con tutti per alcuni eccessivi slanci di personalismo che a volte possono essere andati a discapito del “cast”.
Ho voluto inoltre ringraziare Gilberto per la sua pazienza nel sopportare l'etichetta “zen” che gli avevamo affibbiato e che ha consentito, giocandoci sopra, di mantenere alti i sorrisi di tutti.
Ho voluto ringraziare Doriano per il suo indispensabile contributo nel tenere alto il clima grazie semplicemente al suo fantastico modo di essere Doriano.
Ho voluto ringraziare Alessandro per il suo determinate contributo pragmatico nel rendere possibile e concreto ciò che per molto tempo era rimasto solo un sogno fra le chiacchere a cena.
Ho voluto ringraziare Fabrizio per il suo fattivo ruolo di averci a lungo scorrazzato con il Camper (certamente l'autista più abile) e per aver reso possibile far partecipare a questa avventura anche Simone e la Nico.
Ho voluto ringraziare Nicoletta che è stata incredibilmente tollerante verso questo gruppetto di maschi goliardici riuscendo, per la sua indiscutibile intelligenza e profonda sensibilità, a diventare una cara amica di tutti.
Ho voluto ringraziare Simone per la sua capacità di rivestire contemporaneamente il difficile ruolo di goliardico amico e di compagno di Nicoletta, riuscendo a mantenere costantemente un misterioso equilibrio fra questi due ruoli, tale per cui ha saputo essere un dinamico attore di questa avventura americana.
Ed ora, giunti oramai alla fine di questo viaggio, con la mente già a sognare nuove ed ancora più eccitanti avventure, mi permetto di salutare anche voi, ringraziandovi per aver seguito il web e sperando di avervi fatto apprezzare le emozioni di 7 amici; e se invece vi dovessimo aver annoiato, credetemi, non s'è fatto apposta.